venerdì 14 maggio 2004

Il blog va' in vacanza...


Ho caricato fuoribordo, canne, giubbotti di salvataggio, la barchetta mi aspetta già la' sul piazzale del piccolo porto, rovesciata al sole. Domattina saluterò le caprette, lasciate in custodia all'amico Petre; al cane e ai gatti ci pensa Rabah, con gli avanzi del ristorante dove lavora, per le verdure e fiori basterà il sole, la pioggia ha già annaffiato a sufficenza.
Ho anche caricato un cartone di chardonnay per gli amici di Barcaggio, da bere seduti sul muretto del porto o sulla terrazza di Jeanneau, con le mie olive in salamoia o qualche fetta di “lonzu”. Per la cucina conto sui dentici che pescherò e sui grossi granchi che si pescano in questo periodo con le reti e che J.Fr. non mi farà mancare... e poi ricci, patelle e quanto altro offrono quelle acque limpide, come polpi e seppie.
Non mancheranno le notti col naso all'insù e col binocolo in mano, a seguire la cometa Q4 NEAT che, attualmente nella costellazione del Cancro, salirà a fine mese nell'Orsa maggiore; poi c'è sempre lo spettacolo della Via Lattea, di Andromeda, della cintura di Orione... all'una di notte spengono anche le luci dei lampioni ed il paese piomba nell'assoluta oscurità, rotta soltanto dallo sciabolare del faro della Giraglia sul maquis della collina.
Vi lascio due foto, scattate dalla barca lo scorso anno, con la tour S.Maria, costruita sugli scogli e la torre di Agnello, sulla punta est di capo Corso... io sarò li, con la mia dolce metà, a prendere pesci e sole (si spera...) Arrivederci al 2 giugno.


mercoledì 12 maggio 2004

Gazania Montezuma

Esistono molte varietà di gazania, una pianta erbacea perenne nel clima mediterraneo, tutte molto vistose; però questa secondo me è una delle più belle. E' stata chiamata Montezuma, proprio perchè ricorda gli aztechi ed il culto del Dio Sole; anche questi fiori, come i mesembriantemi, hanno bisogno di un sole forte per dischiudere così la corona di petali, che a sera si rinchiude completamente.


lunedì 10 maggio 2004

Briciola e la sue piccole

Domenica di sole: le due ultime nate, Momi e Gardenia, prendono il sole; Cicabù dorme sul tetto della casetta, la testa reclinata ...




Briciola e le sue piccole

sabato 8 maggio 2004

MESEMBRIANTEMI


Avete un terreno arido e sassoso, esposto ai venti salsi? Vi dimenticate spesso di annaffiare le piante? Niente paura, questo è il fiore più adatto per voi, teme solo il freddo e il ristagno d'acqua... e poi è un bel fiore, ce ne sono molte varietà, tutte originarie del Sud Africa. La più grande ha colonizzato tutte le coste del Mediterraneo, formando dei tappeti fioriti tra i pini marittimi ai margini delle spiaggie; ha il fusto strisciante e foglie carnose, a sezione triangolare, viene chiamato volgarmente “fico degli ottentotti” che poi sarebbero i boscimani del Kalahari, che se ne cibano. Anni fa all'isola d'Elba regalavano una pianta di mesembriantemo alle coppie che si sposavano lì, come fiore simbolo dell'isola; non so se lo facciano ancora.


I fiori si aprono solo col sole forte e hanno dei colori talmente vivi che è veramente un problema fotografarli... i petali molto lisci riflettono la luce solare e senza sole stanno chiusi... mi provvederò di un filtro polarizzato. Come già detto sono piante molto resistenti alla siccità, dalle foglie carnose, è anche molto semplice propagarle per talea e sono di crescita rapida, specialmente certe varietà tapezzanti che in breve tempo possono ricoprire un muro a secco o una scarpata.

mercoledì 5 maggio 2004

L'ALOE


E' una pianta molto diffusa, specie nelle zone ad inverno mite dove, specialmente l'aloe arborea, può raggiungere notevoli dimensioni. Le specie sono molte, però tutte hanno in comune la fioritura, spesso nel periodo invernale, con una bella spiga alta di fiori rossi , arancio o giallo. La più famosa è l'aloe vera, che viene impiegata per creme e pomate che vantano proprietà miracolose. Su questi prodotti non voglio esprimermi, sono sempre piuttosto diffidente su quanto vanta la pubblicità, specialmente per i cosmetici, però voglio raccontare una mia esperienza personale. Ero in vacanza con amici in Corsica, una sera un amico è inciampato negli scalini in pietra dell'ingresso battendo il ginocchio contro uno spigolo; al mattino come prevedibile aveva un bel ginocchio gonfio e dolorante, eravamo tutti preoccupati. Nel giardino della casa che affittavo c'erano parecchie piante di aloe arborea ed il mio amico si è spalmato sul ginocchio il succo gelatinoso contenuto dalle foglie, tra lo scetticismo di noi tutti. Io poi ero addirittura preoccupato perchè pensavo al succo dell'agave, una pianta simile, che è fortemente urticante; invece a sera, tra lo stupore generale, il ginocchio era tornato normale e il dolore sparito... io non mi darò certo una martellata sul ginocchio per provare l'efficacia dell'aloe, ma se mi dovesse capitare un incidente un tentativo lo farei certamente.
Quella della foto è l'Aloe broomii, una varietà dall'aspetto più spinoso ma che non dovrebbe crescere molto.

lunedì 3 maggio 2004

Nuova digitale

Domenica di sole con nuvoloni che ogni tanto sembravano prendere il sopravvento, poi il cielo si è completamente schiarito e la giornata è proseguita con sole e mare calmo. Così ho potuto fare alcune foto con la nuova digitale, vi propongo nuovamente la bracteanthea, con colori e nitidezza decisamente meglio delle foto del post del 18 aprile scorso.

sabato 1 maggio 2004

Buon 1° maggio

La notte scorsa ho dormito con la finestra socchiusa, per godermi il rumore costante della pioggia, che è durata sino al primo mattino, poi verso mezzogiorno con un bel sole che asciugava le strade sono andato su nel terreno, curioso di controllare quanta acqua fosse caduta... già il rumore del fossato che era asciutto da tanti mesi mi ha messo di buon umore, poi il pluviometro, ben 65 mm, cioè 65 litri ogni mq di terra! Anche le caprette belavano, ieri erano tutte dentro le casette di legno, se ne vedeva solo la punta del muso, oggi reclamavano la razione di pane secco che ieri hanno saltato...


Ho scattato una foto al mare, il colore a strisce marroni è causato dall'acqua dolce torbida che esce in mare dalla vicina foce del Centa (il più piccolo fiume italiano) e dal gioco delle correnti. La seconda foto è solo un ritaglio della prima, dove si può vedere meglio la cima dell'isola Gallinara, con la torre, la casa padronale e la chiesetta, a sinistra tra la vegetazione. Una precisazione: per rendere veloce la visualizzazione delle foto, e quindi del blog, sono tutte rimpicciolite alla dimensione di 410 pixel di larghezza e compresse. Buon 1° maggio a tutti gli amici!
 
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