venerdì 28 gennaio 2005

Nuovi nati 2005

Ieri un vento gelido da Siberia, con un sole che non riusciva certo a riscaldare, oggi senza vento era tutta un'altra cosa... nel recinto maternità le caprette erano coricate al sole, i piccoli poi erano quasi tutti vicini, comprese le due femminucce nate l'altro ieri dalla capretta Martina e che non avevo ancora fotografato perchè stavano al riparo dal freddo dentro le casette di legno.
Nella tarda mattinata è poi nato un capretto bianco, fotografato ancora incerto sulle gambe ma già nutrito e pulito da mamma Brigitte, tutta bianca anche lei. Ora il recinto maternità è un po' affollato, 10 piccoli e 8 caprette mamme...




mercoledì 26 gennaio 2005

Post comune

Il giorno della memoria e la “par condicio”
Oggi, 27 gennaio, si celebra il giorno della memoria, per ricordare le vittime dell'Olocausto, di quella terribile tragedia che ha visto gli ebrei vittime di una ferocia senza precedenti, ed assieme agli ebrei, anche zingari, oppositori politici, infermi di mente, cioè tutti gli individui che non rientravano negli standard “ariani” di Hitler (che tra l'altro di ariano aveva ben poco...)
Molto è stato scritto, dal “Diario di Anna Frank” in poi, molti film sono stati fatti, ad iniziare da “Exodus”... quindi non mi dilungherò oltre. Molte altre stragi sono state fatte in nome della razza, molte altre continuano... Non parlerò dei pellerossa in America, dei negri deportati dall'Africa, dai maori sterminati in Australia e in Nuova Zelanda, o più recentemente dello sterminio degli armeni nel 1915, dei 100.000 curdi uccisi da Saddam nel 1987, delle stragi del Ruanda o della Bosnia...
Per “par condicio” parlerò dei Palestinesi, ad iniziare dalla strage nel 1948 in un piccolo villaggio a ovest di Gerusalemme, Deir Yassin, dove 250 persone (su 300) furono uccise dagli ebrei sionisti per facilitare la conquista della Palestina: << Dappertutto noi eravamo i primi a passare all'azione. Gli arabi, spaventati, cominciarono a fuggire. L'Haganah compiva attacchi vittoriosi su altri fronti, mentre le forze ebraiche continuavano ad avanzare verso Haifa come un coltello nel burro. Presi dal panico, gli arabi scappavano gridando: "Deir Yassin">>( M.Begin, The revolt story of the Irgun).
Poi voglio ricordare le stragi nei campi profughi di Sabra e Chatila, dove qualche migliaio di Palestinesi, soprattutto donne e bambini, sono stati uccisi con coltelli ed asce da libanesi cristiano-maroniti. I campi profughi erano “protetti” dagli israeliani, comandati da quel Sharon che poi ha provocato la seconda intifada con la sua passeggiata nella spianata delle moschee a Gerusalemme.
La profonda commozione che mi da' vedere la stella di Davide cucita sugli abiti di quelle povere vittime dei lager nazisti contrasta con l'irritazione quando la vedo invece su carri armati e ruspe che distruggono case ed uliveti dei Palestinesi, già costretti ad una economia di sopravvivenza.
Ben venga il ricordo dei milioni di ebrei uccisi dal nazismo, ma che questo non giustifichi la cacciata dei Palestinesi dalla loro terra, la Palestina.

Per continuare sul filo della memoria:
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Stufa:
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The Gatta:
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Troppoditutto:
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giovedì 20 gennaio 2005

Recinto maternità 2005

Sembra che la luna piena di questi giorni favorisca le nascite, tra ieri e oggi altre due caprette hanno partorito, portando a sette il numero dei cuccioli nel reparto maternità. Ora nel recinto ci sono sei madri, quattro femminucce e tre maschietti, più gallo e galline che si sono trovate così in breve tempo in numerosa compagnia...
E' tutto un belare di piccoli che cercano le madri per la poppata, madri che rispondono belando e annusando i piccoli alla ricerca di quello proprio, piccoli che si attaccano ai capezzoli della capra più vicina... solo quando i cuccioli sono sazi e si coricano al sole a dormire ritorna la calma.
Tra qualche giorno inizieranno a giocare tra loro, già le prime due femminucce corrono e saltano come grilli.



mercoledì 19 gennaio 2005

Caprettini

Altre caprette nel recinto maternità, la capretta Cicabù ha partorito due piccoli questa mattina, una è femmina, l'altra vedremo domani, non volevo disturbare le operazioni di allattamento e pulizia della neo-mamma.
Anche la madre di Cicabù ha partorito stamane, un maschietto tutto grigio con i pendini. Sale così a 5 il numero dei piccoli nati in pochi giorni e a 28 il numero totale della popolazione caprina.
Per fortuna la temperatura si è un po' alzata, il peggio dovrebbe essere passato, forse sarà un altro inverno con minime sopra lo zero come lo scorso anno.


domenica 16 gennaio 2005

Altro fiocco rosa

Ed ecco l'altra capretta nata, anch'essa femmina, di colore grigio ma che diventerà marrone da adulta, con sfumature nere e ciuffetto bianco sulla fronte. Le due mamme, come ho detto gemelle, si distinguono solo se viste assieme e da vicino, per fortuna le figlie le distinguerò meglio per il ciuffetto bianco dell'ultima nata. Purtroppo, pur essendoci il sole e poco vento, la temperatura notturna è scesa a 5°, ma non dovrebbe creare problemi alle piccole perchè dormono nelle casette di legno. 




E' il periodo più freddo dell'anno, solo la dimorfoteca pare non accorgersene, essendo in piena fioritura... i mandorli, più previdenti, sembrano aspettare...

sabato 15 gennaio 2005

Fiocco rosa, per ora...

Ieri pomeriggio un belare acuto ha salutato la nascita di una capretta; già da giorni avevo notato le pance “anormali” di alcune caprette, ma ero stato tratto in inganno dal fatto che al primo parto le mammelle si gonfiano proprio gli ultimi giorni ed essendo poi normalmente di un solo capretto anche il pancione non è così vistoso.

La capretta che ha partorito è Faustina, nata a marzo 2004 e fotografata con madre e sorella recentemente ( dicembre).

Ho messo madre e figlia nel recinto maternità, dove sono più protette dai pericoli (volpi, cani da caccia, poiane) e dove resteranno per circa un mese; ho poi scattato alcune foto, oggi era una bella giornata, come i giorni scorsi, sole e mare calmo, minima notturna di 9°, anche se le previsioni sono per una diminuzione.
Stasera quasi a buio stavo per ritornare a casa quando ho sentito belare un'altra capretta, si trattava della gemella Melusina che aveva partorito anche lei. Ho portato madre e piccolo nel recinto maternità, domani saprò se è maschio o femmina, oggi era troppo buio.

martedì 11 gennaio 2005

La feijoa, un frutto tropicale

Sono parecchie le piante tropicali che possono essere coltivate in Italia, nel meridione o anche a nord sfruttando dei microclimi favorevoli come quello di cui fortunatamente posso disporre io. Alcune di queste piante sono il banano, che può anche fare piccoli frutti da mangiare fritti (banano platano), l'avocado che può diventare un grosso albero carico di frutti, il babaco (parente povero della papaia).
Oggi vi presento la feijoa, un elegante arbusto sudamericano chiamato anche guajabo del Brasile: può sopportare anche temperature poco al di sotto dello zero, ha un bel fogliame persistente e una spettacolare fioritura che dura anche un mese, tra aprile e maggio.
I fiori ricordano un po' quelli del cappero, ma con dei petali quasi cerosi e resistenti alcuni giorni, nel paese di origine vengono impollinati da un piccolo colibrì, qui ci pensano le api e soprattutto quelle farfalle notturne che volano come i colibrì, i macroglossi.
I frutti sono ovali, con buccia rugosa verde e polpa simile alla pera, ma molto più aromatica, una delizia esotica. Maturano da ottobre a novembre e si conservano discretamente in frigo, molte varietà non sono autofertili, cioè devono essere impollinate da un'altra varietà. Ad esempio la Mammouth è autofertile, la Triumph deve essere impollinata. Si può anche innestare un ramo con un'altra verietà ed avere un cespuglio unico.
La feijoa vegeta bene nelle stesse zone di ulivo ed agrumi, magari a ridosso di un muro come conviene anche per il limone, sopporta discretamente i venti e il salino, è della stessa famiglia del mirto, le mirtacee. Viene propagata innestando piantine nate da seme, ma è anche possibile ottenere nuove piante con la margotta. 

venerdì 7 gennaio 2005

La crassula

E' una pianta molto decorativa e di facile coltivazione, questa varietà ha foglie grandi bordate di rosso e bei fiori rosso corallo che approfittano dei deboli raggi del sole di gennaio per fiorire.
Ci sono varietà a foglia piccola, con fiorellini bianco rosati, altre con foglie più grandi e azzurre, quasi sempre coltivate in vaso perchè non sopportano temperature vicine allo zero. Si propagano molto facilmente per talea, crescono in qualunque terreno e patiscono solo i ristagni d'acqua.
 
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