venerdì 14 luglio 2006

L'uva giapponese (Rubus phoenicolasius)


Perchè si chiami così è un mistero, si tratta di una pianta della stessa famiglia delle more, con frutti piccoli color rubino, dai tralci molto spinosi che però sono un'efficace difesa da insetti come gli afidi (i comuni pidocchi delle piante).

La raccolta non è difficile perchè si staccano facilmente lasciando il picciolo sul rametto a frutto. Il gusto è buono, asprigno e aromatico, ottimo su torte gelato di frutta, anche perchè molto decorativi.

Anche fare nuove piantine non è difficile, per capogatto, cioè interrando la punta dei rami dell'anno che breve tempo sviluppa radici da cui alla primavera successiva partiranno i nuovi tralci.


Giovane piantina messa a dimora.

E' una pianta ottima per siepi divisorie, è anche abbastanza resistente alla siccità, cosa non male di questi tempi. A fine raccolta dei frutti si eliminano i rami vecchi e si sistemano con ordine i nuovi tralci, che porteranno i frutti il prossimo anno. In genere matura a fine giugno, dopo i lamponi e assieme alle more selvatiche.

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