E' una piantina molto umile, forse per questo gli è stato dato il nome Arisarum vulgare, anche se ha parenti nobili e vistosi come la calla... girando nei boschi e nelle zone incolte lungo le coste o sulle isole è facile incontrarla, ma bisogna avere lo sguardo rivolto verso il terreno come per cercare funghi per notarla, è piccola e insignificante, solo guardando bene da vicino si riesce ad apprezzare la bellezza e le sfumature del piccolo strano fiore.
Però è una pianta infestante, anche se non crea problemi, i suoi piccoli e contorti tuberi le permettono di sopravvivere a siccità terribili come l'estate scorsa, quando vango un pezzo di terra per seminare qualcosa, basta un piccolo pezzo di radice e prima di ogni altra pianta seminata, ecco spuntare una puntina gialla che si trasforma presto in una fogliolina verde e carnosa dell'arisaro.
Nelle scarpate pietrose e sotto gli olivi le foglie di questa mini-calla formano dei veri tappeti verdi, a volte miste a quelle più grandi e screziate dell'Aro, che però predilige terreni più umidi. Anche il frutto è poco visibile, verdastro con sfumature marroni, quasi sempre coperto dalle foglie.