domenica 7 dicembre 2003

LA BALENA LIBERATA



Era una enorme balena, faceva giocare tanti bambini che soprattutto si divertivano a farsi ingoiare da quella enorme bocca... qualcuno si nascondeva dentro prima che la chiudesse, altri si appendevano alla mascella per farsi sollevare da terra.
Io non ce l'avevo con la balena, mi era anche simpatica con quel suo occhio grande che mi guardava quando bevevo il caffè seduto fuori del baretto sulla spiaggia, in fondo alle scale di casa mia; ce l'avevo con chi aveva messo questa enorme balena gonfiabile proprio li davanti, chiudendomi la vista del mare... e poi mi dava un po' fastidio anche il rumore del compressore che la teneva gonfia e che faceva aprire e chiudere la bocca.
Il grosso polpo-scivolo era più discreto, e poi non era li davanti, anche il giardino delle palme non ingombrava molto la vista, la balena invece mi toglieva anche il basso sole invernale con la sua mole...
La spiaggia stamattina, senza la balena...
Alla sera veniva sgonfiata, come gli altri giochi, e ben piegata in un pesante fagotto sulla sabbia, tanto neppure la tramontana più forte l'avrebbe spostata...
Una notte però il mare ha iniziato a gonfiarsi, le onde sempre più grandi hanno iniziato a mangiarsi la spiaggia, la corrente da libeccio ha prima lambito, poi pian piano scavato la rena sotto il fagotto della balena addormentata e pian piano l'ha trascinata nel suo ambiente naturale, il mare.
Non so quando si sia svegliata, quando si sia resa conto finalmente di nuotare di nuovo libera sul mare, portata da una risacca sempre più forte. Era tanta l'abbrezza della libertà che non si è resa conto di essere trascinata tra i piloni del molo dove si è incastrata tra cemento e scogli coperti di muscoli (le cozze, come le chiamate voi terragni...)
Al mattino è stata scoperta li sotto, così hanno tentato con un grosso gozzo a motore di trascinarla fuori, verso la spiaggia da cui era scappata, ma complice il mare che l'aveva parzialmente insabbiata gli sforzi sono stati vani...per quanto il motore rombasse, per quanto tirassero gli uomini, lei resisteva.
Calata la notte il mare amico ha cambiato corrente, le onde spingevano da scirocco sempre più forte, finchè la balena finalmente di nuovo libera, scansati i piloni del molo si è diretta in mare aperto, facendo perdere le sue tracce... dicono sia finita nella fossetta, una voragine marina a ridosso di Capo Mele, io voglio pensare che stia nuotando al largo, verso quel santuario dei cetacei che è il mare tra noi e la Corsica... a capodanno vado a Barcaggio, sulla punta di Capo Corso, col traghetto... chissà ....

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