mercoledì 31 marzo 2004

Billo

Alcune foto di oggi... la capretta Cicabù in cima al muro del recinto maternità attirata dai pezzettini di pane secco, primo inizio di alimentazione solida a tre settimane.
Il nuovo ospite, il cagnetto Billo, nel suo recinto, spero imparerà presto a camminare solo sui sentieri e non nelle aiuole....
Billo e Cicabù si studiano a vicenda...

martedì 30 marzo 2004

IL DOLMEN DI CAURIA


La visita a Filitosa mi aveva affascinato, anche grazie al fatto che non c'era quasi gente nel sito, a cui si accede però da un piazzale asfaltato e da un ingresso con biglietteria. Cauria invece mi ha lasciato senza fiato, mi sono trovato catapultato all'età del bronzo con bestiame al pascolo allo stato brado, c'era anche una mucca che aveva appena partorito con un vitello vicino ancora legato dal cordone ombelicale... segue su http://corsicainfoto.blogspot.com

sabato 27 marzo 2004

LA BORRAGINE

I fiorellini azzurri e le foglie pelose sono inconfondibili, cresce anche all'ombra di olivi secolari nelle stagioni più umide, primavera e autunno, e se ne raccolgono le foglie più grandi per fare tagliatelle verdi o gustosissimi ravioli da condire con ragù di carne o burro e salvia. E' una pianta che cresce spontanea, ma può essere facilmente coltivata in tutte le stagioni, anche se in inverno la crescita è rallentata e in estate occorre irrigare frequentemente.
Borago officinalis
Si semina a dimora ma io preferisco seminare in cubetti che poi trapianto, avendo una piccola serra; così facendo si tiene meno impegnato il terreno dell'orto e si risparmia acqua per irrigare. Un altro vantaggio è che si evita che le lumachine mangino le piantine appena germogliate, a meno che non si usino veleni... e non è proprio il mio caso!

martedì 23 marzo 2004

AGLIO SELVATICO

Dopo gli eleganti fiori coltivati ecco di nuovo un fiorellino che da pochi giorni imbianca scarpate e incolti della nostra Riviera... su un lungo stelo che si apre la strada tra le altre erbe sboccia un grappolo di fiori bianchi, dal profumo che ricorda un po' il “parente” usato in cucina, che è molto amato o ... molto odiato!

E' un fiore adatto ad essere tenuto in vaso per la sua durata, anni fa' veniva raccolto e, dopo essere stato tinto con coloranti vegetali, spedito in Germania assieme ad altri fiori ed erbe aromatiche coltivate nella piana di Albenga...veniva anche usato, assieme ad altri fiori bianchi che ne mascheravano un po' l'odore per il bouquet delle spose.
Probabilmente, come il parente più nobile, tiene lontani streghe e vampiri... Nel nostro dialetto viene chiamato “purassa”, il nome scientifico è Allium neapolitanum.

domenica 21 marzo 2004

E' PRIMAVERA ...

... anche per il calendario, per festeggiare ecco alcune foto di fiori, le prime due di cinerarie, la terza è una pianta di cui non conosco il nome ma ha dei fiori che sembrano farfalle..



giovedì 18 marzo 2004

Belanti

Mai vista la nebbia ad Alassio... stamattina invece una bella nebbia che dal mare è arrivata sino sulle case e sulla collina, uno spettacolo unico. Poi il sole ha avuto la meglio e la giornata si è fatta calda ed il mare una distesa azzurra.
Ormai la primavera è arrivata, col bianco dei pruni fioriti ed il rosa dei peschi, anche gli uccelli insettivori come pettirossi e cincie che hanno svernato sugli olivi si preparano a partire verso nord, gli storni che si sono ben nutriti delle olive rimaste sui rami sono partiti per andarsi a riprodurre nelle foreste del nord europa.
Ho scattato alcune foto nel recinto maternità, con la capretta Cicabù e la mamma Mary, Martina e le ultime nate, Faustina e Melusina... ora c'è ancora Briciola che deve partorire, che siano di nuovo femmine??

Cicabù e le altre
La capretta Melusina
La capretta Faustina

lunedì 15 marzo 2004

Martina

Come prevedevo anche la capretta Martina ha partorito due piccoli, quello che non prevedevo è che si tratta ancora di due femminuccie, di colore marroncino come la madre, fortunatamente di due sfumature diverse, una più chiara dell'altra.

Stamattina avevo controllato che la capretta non avesse partorito nella notte, infatti era ancora assieme alle altre che sono accorse richiamate dalla distribuzione di pane secco, pomeriggio sono venuti dei conoscenti a vedere le caprette e quando siamo entrati nel recinto abbiamo visto la madre che stava accuratamente pulendo le due caprettine appena nate.

Prese in braccio le piccole le abbiamo portate nel recinto maternità, seguiti dalla madre che belava preoccupata, poi nel recinto ha provveduto alla prima poppata delle due piccole, spingendole col muso verso la mammella; la capretta Mary, con la piccola Cicabù nata la settimana scorsa assistevano a pochi metri... mentre le caprette adulte tra loro sono sempre un po' scontrose, i piccoli fraternizzano subito e giocano a rincorrersi e ad arrampicarsi sulle pietre che è un passatempo starli a guardare. Poiché era quasi buio le foto sono un po' sfuocate...

lunedì 8 marzo 2004

Mary

Il recinto maternità è di nuovo occupato, oggi pomeriggio la capretta Mary ha partorito una femminuccia... una sola come normalmente avviene al primo parto, subito ben pulita dalla madre e asciugata dal sole che fortunatamente non era ancora tramontato. Ancora un po' incerta sulle gambe, cercava i capezzoli, mentre la mamma era indecisa tra la ciottola di pane e la pulizia della piccola.
Nei prossimi giorni sicuramente ci sarà un altro parto, e forse due... prevedo un recinto maternità molto affollato, la capretta nata oggi avrà con chi giocare, lo spazio c'è... e per il nome... vi piace Cicabù??

domenica 7 marzo 2004

Nuova scala di ingresso

Se dessi ascolto alle previsioni del tempo non dovrei mai uscire di casa... dopo il vento forte di stanotte ecco una bella giornata di sole, dedicata a sarchiare sotto gli olivi, annaffiare i fiori, e soprattutto una bella pausa sulla panchina, a guardare con soddisfazione la nuova scalinata dell'ingresso fatta in settimana. L'aiuola è ancora spoglia, in attesa che germoglino le rose appena piantate, ma ho già pronte piante fiorite da mettere in settimana...


giovedì 4 marzo 2004

LA STELLARIA

Anche questo è un minifiore, come la veronica, un fiore di pochi millimetri su una pianticella verde che in primavera tapezza i terreni incolti. Sono quelle che noi chiamiamo erbacce, perchè ci infestano le aiuole dove vorremmo solo fiori da noi coltivati, fiori grandi e vistosi, oppure erbetta ben ordinata e regolarmente tosata...
Invece basta un quasi invisibile seme e nascono queste piantine, che in poco tempo si sviluppano e si allargano perchè i rametti che toccano il terreno emettono nuove radici, riprendendo con nuova forza sino a formare un cuscinetto verde che si ricoprirà di fiorellini e poi di capsule di semi che all'anno successivo daranno nuove piante.
Stellaria media
E non solo nuove piante, ma nutrimento per gli uccelli che beccano volentieri semi e foglioline tenere, o per formiche che riempiranno i formicai di provviste per l'inverno, in un trionfo di quella biodiversità che l'uomo moderno vorrebbe abolire, avendo già nella sua mente suddiviso la flora in vegetali utili e vegetali inutili, le cosidette erbacce!
Una volta la stellaria, chiamata anche centocchio, paperina, budellina, veniva usata come insalatina primaverile assieme al dente di leone, rucola o altro raccolto nei campi e lungo i sentieri.
 
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