lunedì 22 settembre 2008

Il Guava fragola (Psidium cattleyanum)



Appena tornato dalla vacanza mi sono trovato i frutti di Guava fragola maturi nella siepe che ho fatto in primavera. Sono piantine che ho seminato ad inizio 2007 e trapiantato quest'anno, qualcuna già in fiore.

Il Guava fragola giallo (Psidium cattleyanum lucidum) è una mirtacea tropicale come il Guava e la Feijoa che può vegetare anche in un clima mite, è una pianta arbustiva dal fogliame perenne che si presta bene per siepi o cespugli singoli, volendo può essere coltivata in un vaso e riparata in inverno nei climi meno fortunati.








E' più rustico del Guava (Psidium guaiava) che nel nostro clima in inverno perde parzialmente le foglie, che sono più grosse e sottili. I fiori del Guava fragola non sono molto vistosi, compaiono all'ascella delle foglie dei nuovi rami e possono fiorire in più riprese. Sulle mie piante ci sono frutti maturi, frutti ancora verdi di una seconda fioritura e alcuni fiori sui nuovi rametti che però non penso andranno a maturazione.



Nei paesi di origine il Guava fragola è considerato infestante in quanto gli uccelli che ne mangiano i frutti ne disperdono i semi, che sono di facile germinazione.

I frutti sono ottimi, senza pelle e con semi piccoli, si mangiano come fossero ciliege senza nocciolo, quando la mia produzione sarà abbondante proverò a farne confetture dato che freschi sono poco conservabili.

martedì 2 settembre 2008

Partenza per Barcaggio

Ed è arrivato il momento della vacanza di settembre a Barcaggio: ho solo da caricare attrezzi da pesca  e motore fuoribordo, la barchetta è già sul posto, spero solo in due settimane di mare abbastanza calmo.



Questo è quello che vedrò al mattino all'alba, seduto a far colazione., la foto è di giugno. Veramente anche qua faccio colazione col mare davanti,  ma il mare di Capo Corso è una cosa diversa, almeno fuori stagione quando vado io. Acqua cristallina, pesci in abbonanza, cormorani che volano bassi sull'acqua o che si tuffano con una capriola.

Ho sistemato le piante in serra e fuori, per non dar troppo lavoro a chi è incaricato di annaffiare e di badare alle caprette. Due settimane passano presto...
 
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