domenica 31 dicembre 2006

Quattro nuove caprette

Il branco delle caprette è aumentato proprio gli ultimi giorni dell'anno, quattro nuove caprette sono nate tra ieri e questa mattina e saltellano già sotto l'occhio attento delle caprette mamma...






Quindi buona fine d'anno e sopratutto un ottimo 2007 da parte mia e dalle caprette tutte, compreso Pippo il capretto...

lunedì 18 dicembre 2006

Il cayote e il kiwano


Il suo nome latino è cucurbita ficifolia per via delle foglie simili al fico, viene anche chiamata zucca del Siam perchè quando nell'800 il re del Siam regalò alcuni Yack allo zoo di Parigi, queste zucche arrivarono assieme a questi animali come cibo.

In Argentina viene usata per fare una tradizionale marmellata, si cuoce la zucca al forno, se ne estrae la polpa che è filamentosa e che viene ulteriormente cotta con zucchero e cannella.  Io ne ho ricevuto i semi da un'amica argentina ed essendo già avanti la stagione l'ho coltivata in serra.







Non credevo, essendo già agosto, che avrei potuto vederne i frutti, ma data la stagione favorevole ed una discreta resistenza di questa zucca al freddo, ho ben due frutti di cui uno quasi maturo; la pianta continua a crescere, con foglie molto grosse, mi ha riempito ben metà serra, con un tralcio principale di oltre 15 metri.

La serra è lunga solo 6 metri, cosi la faccio crescere a zig zag tra i carciofi.

Per ora non siamo mai scesi sotto i 10° (la serra non è riscaldata) vedremo sinchè dura.

Sempre per la serie "frutti strani" ho lasciato ben maturare i kiwano, eccone alcuni in foto:

venerdì 1 dicembre 2006

Dicembre e mare

E siamo arrivati anche a dicembre... qualche foglia ingiallita del terebinto, mentre i carrubi si specchiano in mare, loro non perdono le foglie.



All'isola Gallinara i gabbiani si riposano sull'acqua, per loro è ancora estate.



La foto è un po' sfuocata, lo zoom è al massimo  (12x)

giovedì 23 novembre 2006

Rose invernali

Ancora belle giornate, magari qualche nuvola ma poi ancora sole e temperature miti. Gli alberi da frutto hanno le foglie ingiallite, ma le rose continuano a fiorire... avremo le rose di Natale??

lunedì 13 novembre 2006

Rose e mare calmo

Continua il tempo bello, sole, mare calmo e temperature da primavera.

Alcune foto scattate oggi:





Black Baccarà



Sultane



Mare calmo e niente vento, il gommone della scuola vela traina... le vele!

mercoledì 8 novembre 2006

Guava giallo

E anche quest'anno posso gustare i guava... sono quasi finite le giuggiole, che a me piacciono ben passe, ma questi frutti sono proprio un burro.



Lo scorso anno i frutti non erano molti, quest'anno la produzione è aumentata, ma mai come vorrei, mi ci vorrebbe un albero come l'ulivo che ombreggia la mia casetta... altro che un arbusto.

I frutti maturi non si conservano molto, ma la maturazione è abbastanza scalare.  Quando la produzione aumenterà proverò a congelarli, come ho fatto con le albicocche che tirate fuori dal freezer e cosparse di poco zucchero e bianco secco sono un ottimo dessert.



Ora sto facendo delle piantine anche con semi arrivati dal Brasile, ma ci vorrà parecchio...

sabato 28 ottobre 2006

Olive e gatto che dorme

E' iniziata la stagione delle olive, nonostante la siccità prima e i nubifragi poi, un po' di olio credo di metterlo in cantina.



Mentre io lavoro con la "chitarra" per separare le olive raccolte dalle foglie, il mio aiutante si riposa...

lunedì 23 ottobre 2006

Frutti di ottobre: la feijoa

In un mio post di gennaio 2005 ho già presentato questo frutto, in questi giorni ho raccolto i frutti di una nuova varietà, la feijoa Triumph, che fa' frutti ovali più grossi delle altre varietà. I frutti è meglio raccoglierli quando iniziano a cadere da soli poi conservarli per almeno una settimana per apprezzarle appieno il gusto.







La polpa esterna è simile alla pera, con un gusto piacevolmente acidulo e una polpa centrale dove sono immersi i semi con un buon gusto di "tropicale".   La buccia è sottile e si può anche lasciare, tagliando il frutto a pezzetti per gustare magari con un po' di rum...

mercoledì 18 ottobre 2006

Una verdura orientale: il pac choi

Sembra simile alle coste, ma è una varietà di cavolo. Come i cavoli nostrani vuole temperature fresche, in estate va' subito a seme. L'ho seminato ai primi di agosto e a metà settembre ho trapiantato le piantine nell'orto, assieme ad altri cavoli e le coste; dopo un mese ho potuto assaggiarlo per la prima volta, sia crudo in insalata che lesso e saltato in padella.



Il gusto è molto buono, originale, crudo somiglia un po' alla verza, mentre saltato in padella ha un suo gusto particolare.






Un motivo per coltivare il pac choi è la rapidità di crescita, può essere consumato già dopo due mesi e mezzo dalla semina; poi anche un po' di originalità in cucina non guasta...
Una curiosità: cercando in rete notizie e magari ricette su questa verdura, ho trovato che un ristorante altoatesino ha tra i vari piatti l'insalata di fragole e pac choi. 

 

martedì 10 ottobre 2006

Nuova fotocamera

Ho acquistato una nuova fotocamera digitale, della Panasonic, con un obiettivo x12 e 6 Mp, è molto comoda, ho avuto modo di provarla durante la vacanza in Corsica.  Oggi ho scattato alcune foto da seduto nel mio salotto all'aperto...



La cima dell'isola Gallinara







Alcuni fiori, rinvigoriti dalle piogge autunnali.

venerdì 29 settembre 2006

Il kiwano (cucumis metuliferus)


Avevo letto in un blog che solo la femmina di un astice poteva innamorarsi di un frutto simile e la cosa mi ha così incuriosito che ho cercato i semi e poi coltivato questa pianta.
La germinazione dei semi non è stata difficile, ho coltivato le piantine in vasetto in serra fredda poi trapiantate a fine aprile assieme ai meloni. A differenza delle altre cucurbitacee a cui siamo abituati, il kiwano per oltre due mesi fa' solo tralci e foglie, si arrampica su tutto quello che trova, ma sino ad agosto nessun fiore, né maschile né femminile.
Poi ad agosto i primi fiorellini maschili ed infine qualche fiore femminile, molto simili a quelli dei cetriolini. Le piante coltivate in pieno sole non hanno vegetato bene, nonostante le copiose irrigazioni, forse anche per il vento marino; quella piantata invece a ridosso della serra, protetta dal sole diretto, è cresciuta arrampicandosi sulle strutture e sul pergolato di vite, con tralci di 3 – 4 metri in tutte le direzioni.
Dai fiori fecondati il frutto si sviluppa abbastanza rapidamente, ed ho così potuto constatare che effettivamente ha qualcosa di preistorico...


fiore maschile

fiore femminile

frutti

A maturazione il kiwano somiglia molto ad un fico d'india, può essere conservato a lungo grazie alla robusta pelle esterna. Il succo interno, verdastro e pieno di semi, ha poco zucchero ma molte vitamine, un solo frutto fornisce 0.6 gr di vitamina C, metà della dose quotidiana consigliata.

Il gusto dovrebbe essere un misto tra la banana poco matura e il kiwi, gusteremo...

giovedì 7 settembre 2006

Melissa e le caprette

Fra qualche giorno parto per due settimane di pesca a Barcaggio, sulla punta di Capo Corso.
Mi spiace abbandonare la mia casetta di legno, le caprette, il gatto, le mie coltivazioni, ma anche laggiù ho amici che hanno piacere a rivedermi.

Gli animali e le piante sono affidate alle cure di un amico, a ritorno mi attende la raccolta delle olive, poi se non ci saranno problemi, di nuovo Barcaggio per la settimana di fine d'anno...

Lascio due foto, la mia amica Melissa che nutre le caprette e la mia casetta con la bandiera corsa.




giovedì 17 agosto 2006

Okra


L'okra (hibiscus esculentus) è una verdura dei paesi caldi che inizia ad essere conosciuta anche qui da noi, per ora nei negozi etnici o presso le ditte che approvigionano le navi, in scatola o sugelata. Credo che qualche coltivazione a carattere commerciale si sia iniziata in Sicilia, comunque è coltivabile in tutta Italia, limitatamente ai mesi estivi.



Infatti ha bisogno di caldo, si può precoltivare in vasetti in serra ma sinchè non è in piena terra e con temperature superiori ai 20° cresce stentata. Poi però cresce a vista d'occhio, con fusto simile ai girasoli. Le foglie sono ampie, più o meno palmate secondo la varietà, con dei peli urticanti come le zucche. La varietà Clemson è poco spinosa, con foglie molto palmate sin dalla base e molto produttiva; le varietà greca e albanese sono simili, a crescita molto vigorosa e con foglie dapprima quasi tonde, poi più palmate nella crescita, però iniziano a produrre quando sono già oltre il metro. La quarta varietà, della Sierra Leone è simile a queste ultime due, ma con gambo e steli delle foglie marrone. Anche la produttività è simile a quelle greca e albanese. 

 



In tutte le varietà il fiore è simile, bianco crema con centro viola scuro e pistillo sporgente, si apre al mattino ma già al pomeriggio appassisce e cade, scoprendo il frutticino che in pochi giorni è da raccogliere. 

 


Data l'ampia diffusione geografica dell'okra sono anche molti i nomi con cui è conosciuta nei vari continenti: gombo, bamja, lady fingers, canja in Senegal. In genere si cucina mista ad altre verdure con riso e pollo, io per ora ho provato a metterla sott'aceto come i cetriolini o i capperi e la trovo molto gustosa; una mia corrispondente argentina la cucina con pomodoro e coriandolo, con il cous cous.
 

giovedì 10 agosto 2006

Pesche gialle bio

Raccogliere le pesche da un albero piantato personalmente da' soddisfazione, ma quando la pianta è stata proprio fatta dal seme la soddisfazione è ancora maggiore.

La prima pianta mi era nata per caso, da un nocciolo finito chissà come nella terra dell'orto: mi aveva subito stupito il fatto che questa pianta non prendeva la malattia alle foglie come succedeva sempre alle piante di pesco acquistate dal vivaista e che avevo rinunciato a coltivare perchè non mi andava di spruzzare veleni in quantità per poter mangiare dei frutti.


Oltretutto dopo qualche anno aveva fiorito e portato a maturazione alcune pesche gialle, veramente gustose e che maturavano le prime settimane di agosto. Così ho pensato di seminare alcuni noccioli di queste pesche ed ho fatto due piante che ora da qualche anno fioriscono e fruttificano regolarmente, mentre la pianta madre che era vicino allo scarico di un lavandino è seccata per la troppa acqua nelle radici.

       
Così ora ho due piante di pesco che fruttificano senza neanche una goccia di antiparassitari, a volte hanno qualche foglia accartocciata in primavera, ma poi cadono e gli alberi si coprono di un bel fogliame verde e di frutti sani, salvo a volte qualche vermetto, biologico anche lui...

venerdì 14 luglio 2006

L'uva giapponese (Rubus phoenicolasius)


Perchè si chiami così è un mistero, si tratta di una pianta della stessa famiglia delle more, con frutti piccoli color rubino, dai tralci molto spinosi che però sono un'efficace difesa da insetti come gli afidi (i comuni pidocchi delle piante).

La raccolta non è difficile perchè si staccano facilmente lasciando il picciolo sul rametto a frutto. Il gusto è buono, asprigno e aromatico, ottimo su torte gelato di frutta, anche perchè molto decorativi.

Anche fare nuove piantine non è difficile, per capogatto, cioè interrando la punta dei rami dell'anno che breve tempo sviluppa radici da cui alla primavera successiva partiranno i nuovi tralci.


Giovane piantina messa a dimora.

E' una pianta ottima per siepi divisorie, è anche abbastanza resistente alla siccità, cosa non male di questi tempi. A fine raccolta dei frutti si eliminano i rami vecchi e si sistemano con ordine i nuovi tralci, che porteranno i frutti il prossimo anno. In genere matura a fine giugno, dopo i lamponi e assieme alle more selvatiche.

mercoledì 5 luglio 2006

Vacanza...al San Martino

Il blog resterà inattivo per una settimana, quest'anno la sfiga si accanisce con me e dopo una mano colpita da artrite psorisiaca, ecco un bel distacco di retina...

Vacanza in ospedale dunque, al San Martino di Genova, a presto



La mia preferita, Zaki, e le sue colleghe caprette mi attendono fiduciose, affidate alle cure di un amico.

venerdì 23 giugno 2006

Foto vacanza in Corsica

Ed ecco alcune foto delle vacanze: un arcobaleno visto dalla finestra di casa (dopo la pioggia...)




















Il porticciolo di Barcaggio



Alcuni dentici pescati alla traina con la mia barchetta





scritto da caprettetibetane | 22:51 | commenti (12) | Torna su

 
Mi scuso per non aver aggiornato il blog come solitamente faccio, ma prima la vacanza in Corsica, di cui vorrei postare qualche foto, poi problemi di reumatismo alla mano destra collegati alla mia malattia, la spondilite anchilosante, infine un collegamento Wind GPRS che definire schifoso è poco.
Appena riesco a caricare le foto riaggiornerò come si deve il blog, per ora devo combattere con una siccità da deserto, orto a minimi storici, anche se le caprette sono sempre nutrite e abbeverate...

giovedì 18 maggio 2006

Prima ninfea



Ed ecco finalmente la prima ninfea, altre si stanno preparando per fiorire...  Alla sera si richiudono, per riaprirsi quando il sole inizia a scaldarle.  E di notte hanno la colonna sonora di una raganella innamorata che canta tutta la notte.  Ora sono arrivate anche le lucciole, l'estate è ufficialmente iniziata!

martedì 16 maggio 2006

Costa Crociere




Questa volta vi offro una crociera...



Preparate subito le valigie, si parte con la Costa Crociere.

sabato 13 maggio 2006

Aloe vera e gazanie

Ecco finalmente la spiga fiorita dell'aloe vera... certo che quella dell'aloe arborea è più vistosa...



Ed ora alcuni fiori, delle solari gazanie, il mesembriantemo "fico degli ottentotti" ed un cocktail di gazanie doppie e piccoli mesembriantemi.







venerdì 21 aprile 2006

Fiori, fiori...

Finalmente la primavera anche come temperatura, ora si può stare seduti all'aperto senza rabbrividire per il freddo appena arriva l'ombra...
Sole, mare calmo e ponentino pomeridiano indice di tempo stabile: ora si possono organizzare le prime gite all'aperto, merendini sull'erba, in mezzo alla natura ormai completamente risvegliata dal torpore invernale.


Ho scattato una foto da seduto nel mio salotto sotto la taggiasca, con i suoi rami pendenti carichi di gemme a fiore che in autunno diventeranno olive mature e gonfie d'olio.
Le rose sono piene di boccioli, la prima è fiorita proprio oggi, ma presto la fioritura sarà generale...
Anche i mesembriantemi si aprono al sole, con i loro petali dai riflessi metallici impossibili da fotografare... ho già provato in tutti i modi, ma nelle foto restano solo macchie di colore.
I cuori di Maria invece sono un soggetto più facile, sia per le foto che per la coltivazione.
 
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