E' stagione di giuggiole, un frutto ormai dimenticato ma per il quale da bambino rischiavo le fucilate a sale nel fondoschiena. Gli alberi carichi di frutti erano presi di mira da noi ragazzini che approfittavamo della minima disattenzione del proprietario per fare razzia... ora i tempi sono cambiati, dove c'erano orti ora ci sono condomini, i ragazzini hanno le merendine in tasca o gli euro per comperarsele, non certo la fame che avevamo noi, con i pantaloni rammendati e ginocchia piene di bozzi.
Tutti conoscono l'espressione “andare in brodo di giuggiole”, ma non so quanti ne conoscano l'origine: il brodo di giuggliole è uno sciroppo dolce, fatto con giuggiole un po' passe, uva bianca e cotogne, a volte con aggiunta di rhum.
Lo facevano i contadini per offrirlo agli ospiti importanti, assieme a biscotti.
anche a me piace molto l'albero del giuggiolo, per il colore delle foglie per il portamento e un po meno per le spine , ne ho piantato uno in giardino e spero cresca rigoglioso e che mi faccia tante giuggiole,,purtroppo la varieta' non e' un gran che' ma forse lo innestero' con qualche varieta' piu' gentile.
RispondiEliminanon sapevo della ricetta per il brodo di giuggiole, mi hai fatto venir la voglia di provarla ho anche il cotogno (gigante d vriana in giardino manca solo il rumh..... ma quello c'e' sugli scaffali....
sai le dosi per gustar come si deve il famoso brodo ?