E' il padrone del mare... può sembrare goffo quando cammina con le sue zampe palmate, ma basta uno scatto e un battito d'ali per diventare una straordinaria macchina volante. Prende quota con lenti e misurati movimenti delle ali, poi sfruttando le correnti ascensionali, con ampi cerchi sale sempre più in alto. Le grandi ali immobili, il corpo disteso e le zampe nascoste nel piumaggio del ventre, esplora la superfice del mare dall'alto alla ricerca di qualche pesce azzurro che nuoti a pelo d'acqua, poi come un jet in picchiata si getta sulla preda.
Un veloce colpo del becco sfiorando la superfice del mare ed eccolo risalire con un argenteo pesciolino nel becco, un becco giallo robusto e tagliente come un rasoio. Ma è soprattutto quando il mare è agitato che è uno spettacolo stare ad osservarli, vederli volare a pochi centimetri dall'acqua, a volte sulla cresta dell'onda confondendosi col bianco della schiuma, a volte sparendo nel cavo dell'onda per riapparire più lontano.
Purtroppo molti di loro si sono adattati ad una vita più comoda, cibandosi nelle discariche e facendo il nido su vecchi edifici abbandonati, ai margini di una società, quella umana, che sta mutando il volto del pianeta. Altri fortunatamente nidificano solo su alte scogliere e nutrono la prole e se stessi cacciando sul mare... mi piacerebbe pensare che sia una loro libera scelta, gabbiani ecologisti...
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