E' un cespuglio estremamente rustico, può crescere su un vecchio muro quasi senza terra, purchè sia ben esposto al sole. Dalla base dei rami secchi dell'anno precedente a primavera crescono i nuovi getti con le caratteristiche foglie tonde; alla base di ogni foglia c'è un bocciolo, che se non raccolto per essere messo sotto sale o aceto, diventerà un bel fiore bianco con i caratteristici stami violetti.
All'attaccatura di foglia e fiore ci sono due piccole spine ricurve, che si agganciano fastidiosamente ai vestiti di chi raccoglie i boccioli. I grandi fiori bianchi si schiudono la sera, per restare aperti sino a quando il sole caldo non fa' cadere petali e stami; il pistillo, se fecondato, si trasformerà in una sorta di piccolo cetriolo pieno dei semi. Anche il frutto (tapino), immaturo e tenero, può essere conservato come i boccioli.
L'insetto che più di ogni altro contribuisce all'impollinazione, è una grossa farfalla notturna con ali corte che battono velocemente e che riesce a restare immobile a pochi centimetri dal fiore il cui polline succhia con la lunga lingua... ricorda un po' il comportamento del colibrì.
Esiste una varietà di cappero più selvatica, con fiori piccoli e sfumati di viola.
Il cappero è una pianta longeva, a crescita lenta, difficile da propagare per talea, patisce molto l'umidità del terreno e la posizione migliore è sul bordo di un muretto a secco. Per me ha un grosso pregio oltre a produrre i gustosi capperi, le caprette non lo mangiano...
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