Serata di tramontana, per ora non molto fredda, scendo al parcheggio sotto il mio terreno senza accendere le luci, voglio godermi il cielo stellato che in inverno è particolarmente interessante. Lontano verso est una nave da crociera sfolgorante di luci, sullo sfondo un temporale con lampi che illuminano nubi molto basse all'orizzonte... dovrebbe essere sulla Capraia o verso Livorno.
Pian piano gli occhi si abituano al buio ed ecco che le stelle diventano più luminose, più numerose... alto sopra il temporale lontano brilla la cintura di Orione, i tre re, racchiusi in quella specie di clessidra formata da Betelgeuse, Bellatrix, Rigel e Saiph, la meno luminosa...il gigante cacciatore Orione che con la spada sguainata insegue le Pleiadi difendendosi dal Toro. La costellazione del Toro, in alto seguendo l'allineamento dei tre re, con Aldebaran circondata dalla sua corte di stelle e ancora più in alto le Pleiadi, macchia luminosa che solo osservando bene si riesce a dividere in singole stelle.
Più tardi, sempre allineato alla cintura di Orione ma dalla parte opposta, sorgerà Sirio, la stella più luminosa del cielo, nella costellazione del Cane Maggiore. Però sono le Pleiadi e la cintura di Orione che gli appassionati preferiscono guardare anche con un buon binocolo... nella cintura si concentrano stelle e nebulose tra cui la nebulosa oscura Testa di Cavallo e sotto la cintura, come un pendino, altre stelle e la grande nebulosa M42.
Mentre continuano i lampi lontani sull'orizzonte e la nave da crociera è quasi arrivata al largo di Capo Mele, inizio a sentir freddo e salgo in macchina... appena girata la chiavetta ed accese le luci, le stelle si fanno più fievoli, l'incantesimo si rompe, le luci della città che ci negano questo spettacolo del cielo mi attendono...
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