lunedì 4 agosto 2003

L'INCENDIO



Domenica, sono nel mio terreno con mia moglie e abbiamo appena finito il pranzo, disturbati dai due capretti che belano per avere dei pezzetti di pane, quando noto che la luce del sole si attenua, con tinte rossastre... uscito da sotto il pergolato, vedo, dietro il costone di fronte, un'enorme colonna di fumo che in breve oscura il sole.
Probabilmente è stata una cicca gettata accesa dal finestrino di un'auto, piccola brace che con la siccità, la calura e la lieve brezza marina ha creato un mostro che sta' divorando la macchia mediterranea, e dall' Aurelia in breve arriva alla pineta sulla sommità della collina.  Negli anni scorsi mi sarei subito agitato, cercando di predisporre difese adatte, manichette per spruzzare acqua, controllato i serbatoi e le pompe, ora, con un terreno perfettamente ripulito dalle mie caprette, non avevo altro da fare che controllare l'evolvere della situazione.
Sapevo bene, per l'esperienza avuta come volontario antincendio, che con una simile siccità i mezzi normali di terra avrebbero fatto poco, fortunatamente è subito intervenuto un elicottero e successivamente un Canadair che caricando in mare tonnellate di acqua, le scaricava in breve sulle fiamme, sorvolandoci rumorosamente per poi in picchiata ritornare giù a ricaricare... in ogni caso, la spola tra mare e cima della collina è andata avanti sino a buio per spegnere gli ultimi focolai, ero già sottocasa ad Alassio e vedevo il Canadair che si sollevava dal mare con le luci accese. 

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